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Il volume intende offrire un saggio comparativo tra la personalità di Leonardo da Vinci e quelle di due suoi celebri contemporanei, sulla base anche di una verosimile ricostruzione delle rispettive occasioni di incontro. La convocazione dell'artista a Firenze su istanza di Girolamo Savonarola, nell'estate del 1495, per prendere parte a una commissione composta da altri prestigiosi architetti, chiamata a pronunciarsi sulla edificazione della Sala del Maggior Consiglio in Palazzo Vecchio, sembra aver determinato in Leonardo una prolifica esercitazione sul genere letterario della "profezia" e sulla figurazione "apocalittica" di diluvi e altre catastrofi naturali. Il successivo interscambio intellettuale con Niccolò Machiavelli, conosciuto già al seguito del Valentino in Romagna (1502) e ritrovato a Firenze all'avvento della Repubblica capeggiata dal Gonfaloniere Soderini (1503-04), si misura su tematiche in parte sovrapponibili...